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Silvia Castellani

Tra l'essere e il fare, c'è di mezzo il pensare

L’ispirazione dell’imperfezione

Dovrei dare un senso a questo blog. Dovrei ? Ma che cos’è, questo blog ? E’ forse un diario ? Non lo so. E’ uno spazio di parole, forse. Semplicemente uno spazio virtuale dove le parole si fermano per un po’. Quelle parole che tenute in testa me la farebbero scoppiare.

L’ispirazione nasce nell’imperfezione. Me l’ha detto Marcello Cantoni. E a questo, ora, sto pensando. All’imperfezione.
Marcello ha detto così, l’altra notte, in spiaggia. Noi eravamo su quella brandina a parlare di niente e di tutto e di cose fatte e anche di quelle non ancora fatte. E mentre io raccontavo qualcosa che non ricordo, Marcello si è ispirato. E’ un tipo forte, Marcello, uno da conoscere, non foss’altro per la voce. Quando uno ha una voce così, bisogna solo ascoltarlo in silenzio. Bisogna fare attenzione alle sue parole. Le storie che racconta Marcello non sono le solite storie anche se a lui piace vederla così. Ma si sbaglia. Leggendo i suoi racconti, i suoi pezzi d’anima, lo capisci al volo che non è un imbrattacarte qualunque. Marcello ha vita nelle mani. Se poi ti capita di imbatterti in « quel volo cancellato », bè, allora ti rendi conto che la speranza ancora esiste. Anche se lì ci sta scritto di addii. C’è quella speranza, lì, che appartiene solo alle anime forti, quelle che se si perdono anche, in qualche modo, poi, puoi stare certo che si ritrovano. « Quel volo cancellato » è il volo cancellato di tutti, è l’aereo che ti passa sulla testa e tu non lo vedi, anche se è lì. Anche se basterebbe che un soffio di vento ti spostasse i capelli che ti coprono gli occhi e la visuale d’insieme.

Ciao Marcello

This entry was posted on martedì, agosto 5th, 2008 at 15:52 and is filed under Senza categoria. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

One Response to “L’ispirazione dell’imperfezione”

  1. marcello cantoni
    18:57 on agosto 6th, 2008

    Ci tenevo davvero molto alla presentazione che abbiamo fatto io e silvia sulla spiaggia di Riccione. Ci tenevo perchè il mio cuore palpita in maniera particolare per la romagna e per la sua anima pulsante. Sapevo che sarebbe andata bene. L’ho capito quando ho parlato al telefono con silvia e ho sentito l’energia che sprigionava. Silvia piena di vita, di dubbi, di sfide, hai portato la tua anima sulla spiaggia e ci hai emozionati. Sei riuscita anche a trascinarmi fuori dalla mia abituale pigrizia e di questo ti ringrazio. Credo che la nostra imperfezione, ostinata e dolorosa, ci porterà lontano, cara silvia, o almeno ci permetterà di esplorare i nostri limiti e quando possibile superarli. Intanto grazie al cielo c’è ancora qualcosa da scrivere, quindi avanti con questa perfetta, magnifica tortura.
    M.

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