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Silvia Castellani

Tra l'essere e il fare, c'è di mezzo il pensare

Allotria ‘da Cinaschi’

"All'allotria" - foto di S. CastellaniSono tre. Ragazzi, amici, persone. Li ho conosciuti a spizzichi e bocconi tra un bicchiere di vino all’osteria e un piatto di pasta a casa mia. Ho deciso di ospitarli in questo blog così che loro possano ospitare, nell’Allotria, voi e me, servendoci le loro portate letteral-culinarie da leccarsi i baffi. Buon appetito a tutti voi.

Decalogo del “Buon Cliente”.

1- Mantenetevi calmi.
2- Non chiedete al barista, neppure con aria gentile e pacata, di potervi aggiungere un cubetto di ghiaccio al vostro rinfrescante ed estivo drink.
3- Non chiedete al barista, neppure in modo minaccioso o altezzoso, di potervi aggiungere un cubetto di ghiaccio al vostro whisky scozzese, neppure se irlandese.
4- Il barista sono io. Dicesi barista chi serve al banco in un bar. Sottinteso è che, se servo, lo faccio “da dietro”. Stazionate sempre, e in ogni caso,  davanti al banco.
5- Non minchionate o dileggiate i miei cani.
6- Una volta varcata la soglia di questo locale, sappiate che siete entrati in un alloggio e in una trattoria allo stesso tempo. O alloggiate o trattate il prezzo del mangiare. Non cercate di trattare il prezzo dell’alloggio.
7- Ogni cliente che faccia uso di bevande analcoliche, peggio se gassate, che frequenti questo locale pensando sia nient’altro che un bar, che richieda un caffè, o che pensi di essersi ritrovato da un parrucchiere, darà adito a fondati sospetti sul suo valore, sulla sua professionalità, sulla sua onestà, sulla sua integrità morale e anche fisica.
8- Ogni cliente, per le proprie necessità igieniche dovrà portare del sapone e un asciugamano. Per le proprie necessità fisiologiche dovrà munirsi di carta igienica. Per le necessità ambientali d’inverno dovrà portare un sacco di carbone e uno scaldino.
9- Saranno ritenuti clienti eccezionali solo quelli che berranno chinotto ad ogni ora del giorno.
10- Il decalogo lo scrivo io. Ciò significa che questo decalogo non deve essere necessariamente composto da dieci punti.
11- Il locale non è sito in via del campo. E il decalogo non è stato scritto dal Faber. Ma, cari clienti, ogni eventuale “pubblica moglie” vogliate portarvi al seguito, sappiate che deve, e sottolineo deve, uscire dalla mia allotria così come è entrata, con dignità.
12- Per ogni vostra lamentela potete servirvi del “libro” situato nell’antibagno. Scrivete in suddetto supporto cartaceo tutto quello che vi passa per la testa. Non servitevi però della mia persona per tornaconti personali.
13- Non aspettatevi che vi auguri un buon pernottamento, a maggior ragione un buon appetito.
14- Se per qualche motivo non vi sentite in grado di rispettare il decalogo, astenetevi dal commentarlo.

Questo, gentili lettori, è solo l’antipasto. Per tutto il resto e, soprattutto, per il chinotto, dovete andare ad alloggiare qui.

Un abbraccio e, mi raccomando, fate buona (in)digestione.