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Silvia Castellani

Tra l'essere e il fare, c'è di mezzo il pensare

Tutto è immobile. Come l’avevo lasciato

Sono tornata nella mia casa a Bologna. Ho acceso la luce e ho visto l’albero di Natale che avevo addobbato più di un mese fa. Ho spento la luce pensando non fosse possibile. L’ho riaccesa e l’albero era ancora lì. Era ancora lì il mio pigiama, piegato sul cuscino. Mi sono buttata sul letto e ho guardato il soffitto. Ho avuto la sensazione di essere stata lontana da qua per troppo tempo. Ho avuto la sensazione che tutto mi stesse aspettando immobile. Come l’avevo lasciato. Mi sono voltata e ho visto un volto che mi ha sorriso come fosse la prima volta che mi vedesse e una bocca che ha pronunciato parole che parevano fossero pronunciate lo stesso per la prima volta. Mi sono alzata dal letto e ho acceso l’albero di Natale. Le sue lucette funzionavano, tutto intorno funzionava. Ho bevuto dell’acqua e poi ho disfatto la valigia pensando che il giorno dopo ne avrei dovuta preparare un’altra per un altro viaggio. Ho guardato l’orologio. Mi sembrava immobile anche quello, ma non era vero. Il tempo era andato avanti. Il tempo è andato avanti. Anche se una voce mi dice di guardare, di guardarmi intorno, che non è stato toccato niente, che è tutto immobile, come l’avevi lasciato…

This entry was posted on venerdì, gennaio 23rd, 2009 at 01:25 and is filed under Senza categoria. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

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