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Silvia Castellani

Tra l'essere e il fare, c'è di mezzo il pensare

Quel mare verde mela

Ero in moto. Ero passeggera. Non era un sogno. Ero proprio lì, in aperta campagna che viaggiavo a cavalcioni di una moto che non ero io a guidare. C’era il sole ed era caldo. A un certo punto ho visto i colori. Un campo verde e una donna con un abito arancione. Le ho dato un nome. L’ho chiamata, tra me e me, la “donna del sole”. Chissà cosa ci faceva, tutta sola, di domenica, in mezzo a quel campo. Forse era andata a raccogliere delle erbe selvatiche, forse voleva solo passeggiare in mezzo a un mare verde. Ho pensato alla scatola di colori di quando ero bambina, ai colori da 36 dove c’era quella tonalità speciale di verde, che non c’era nella scatola da 24. Ho ritrovato il mio verde mela. Era una bella giornata. Io passavo sulla moto in corsa e ho visto la donna del sole. Ero in pace. Non dovevo convincere un mio simile a comprare qualcosa che non gli serviva, non dovevo ascoltare cazzate uscire dalla bocca di qualcuno per rispondergli certo, lei ha ragione, al posto di un degno « è ora che ti fai un esame di coscienza, fratello, che in giro come te ce ne sono a migliaia ». Non dovevo subire i racconti di persone  che si credono speciali. Dovevo solo starmene seduta a guardare come la donna del sole attraversava il mio mare verde mela…

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This entry was posted on martedì, giugno 16th, 2009 at 19:01 and is filed under Senza categoria. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

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