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Silvia Castellani

Tra l'essere e il fare, c'è di mezzo il pensare

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Dovrei, ma sai…

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febbraio 23rd, 2009 Posted 20:38

Dovrei continuare a fare quello che da un po’ di tempo faccio. Non dico cosa per scaramanzia, che poi è uguale. potrei anche dirlo che tanto non cambia, che tanto i tarocchi hanno altro da fare che concentrarsi sulla mia sfiga presunta, assunta per tempo da qualche pagliaccio che forse si diverte a fare facce buffe dalla mia parte. E allora, di fronte a quelle facce che a me paiono smorfie cambio canale e penso che tutto sommato ho creduto nella cosa migliore, il mio sogno di panna candita con rose di zucchero…

Cosa vuole dire quello che ho scritto? Boh. Se qualcuno lo capisse, mi faccia un fax.

Quello che ho fatto negli ultimi dieci giorni:

- mi sono iscritta ad un corso intensivo gratuito di inglese e secondo logica, l’ho anche frequentato. Lo sto frequentando.

- ho avuto diversi attacchi violenti di tosse. Violenti perché poi, per lo sforzo di tossire, tremavo tanto che non riuscivo nemmeno a impugnare un cucchiaio senza sembrare una vecchia affetta dal morbo di parkinsons. Non so il motivo degli attacchi e nemmeno lo vado a chiedere a un medico. Credo sia una questione di bronchi. ovviamente continuo a fumarci sopra perché la coscienza di Zeno non ne vuole sapere di andarsi a fare un giro. prendo lo sciroppo per la tosse. tre volte al giorno. lontano dai pasti. ma si può fumare dopo lo sciroppo?

- ho sentito dire molte puttanate nell’aria circostante alle mie orecchie

- una musulmana mi ha spiegato che il maiale fa male e non si deve mangiare. poi mi ha spiegato un po’ di altra roba sul Corano. Rimango della mia religione.

- ho guardato un film dell’orrore. Si chiama Pollicino. Ho rischiato di non dormire la notte. Per fortuna che mi è capitato di vederlo a 31 anni, altrimenti, nell’infanzia, mi avrebbe provocato un trauma irreversibile. Con quella storia che i genitori abbandonano Pollicino e i suoi fratelli nel bosco per questioni di miseria e che lui dopo lascia le briciole che gli uccelli fanno secche, che incontra la casa dell’orco e che l’orco se lo vuole mangiare con i fratelli, ma si confonde e ammazza le sue, di figlie. Un’ansia infinita. Soprattutto per la moglie dell’orco che pare odi e tema l’orco con tutta se stessa e fa di tutto per nascondergli Pollicino e i suoi fratelli ma che poi, quando l’orco se ne va da casa, lei dice: “Vi prego, non mi lasciate sola. Rimanete con me”. Gli dice proprio così all’orco e allora dopo un bambino va in paranoia, porca miseria. Soprattutto perché la donna alla bestia gli dà del voi che è segno di rispetto. e tutto questo dopo che la bestia ha ammazzato le sue figlie. ma dai! questa è una favola da Dario Argento.

- ho conosciuto un po’ di persone nuove, maschi e femmine, italiani e stranieri. che bello. lo scambio interculturale mi dà soddisfazione

Ora, ora che scrivo, penso che dovrei, ma sai…