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Silvia Castellani

Tra l'essere e il fare, c'è di mezzo il pensare

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Scrivere con la mente – Il trapasso dal mondo delle idee morte al mondo dei pensieri vivi. Panorami attivi sui colli bolognesi

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settembre 21st, 2009 Posted 10:13

Un buon assassino torna sempre sul luogo del delitto. Lo farebbe anche la vittima se potesse. E io che sono vittima e assassina insieme, sono tornata oggi in uno dei luoghi dei miei atroci delitti e quello che ho provato è stato meglio di un orgasmo. In quella dimensione mobile in un corpo immobile che viaggia su un corpo metallico in movimento. Il traghettatore inconsapevole della mia anima non sa che mi consente il trapasso, attraverso le nebbie vuote della nothing box, da quello che io chiamo il mondo delle idee morte a quello dei pensieri vivi che in questo stesso istante tornano ad essere idee morte perchè perdono di colpo la potenzialità del divenire diversa espressione. E così, quando lui si ferma, io scendo a terra ma tengo indosso il casco per tenerli stretti quei pensieri vivi, attaccati alla testa che senza rischia di esplodere da un momento all’altro se solo si lancia nel loro inseguimento. E contemplo il panorama dei colli bolognesi dove noto e annoto cose, prima di sentire una voce che mi chiede il perchè di quel casco addosso mentre cammino con le mie gambe, a passo d’uomo, appunto. Rispondo come ho detto : ho paura la testa mi possa esplodere se perdo i miei pensieri vivi. Potrebbe anche succedere con te, dice lui, che tu sei matta. E ride. Io rido lo stesso anche se adesso già piango questa morte. Poi risalgo sul moderno vascello e ritorno nel mio regno dei pensieri vivi che di nuovo scritti, ora, rimuoiono all’istante. Poi vedo una chiesa rosa, e penso a una casa e dico la compriamo, prima di rivivere un déjà vu dove io quella casachiesa l’ho già vista e c’ero anch’io dietro al cortile senza sapere cosa fare mentre i bambini nello spiazzo di fronte giocavano a calcio. Oggi ho portato la macchina fotografica con me. L’ho portata senza pretese. Credo di avere fotografato la scritta « odi et amo » sulla strada una quindicina di volte. E’ possibile che io sia matta, ed è probabile che sarà il cuore a tradirmi e non la  mente."odi et amo" - foto di Silvia Castellani