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Silvia Castellani

Tra l'essere e il fare, c'è di mezzo il pensare

Giusto per scrivere due parole.

Negli ultimi tre giorni:

- mi sono iscritta a Facebook.

- ho fatto l’abbonamento mensile del treno per il tragitto Riccione-Bologna (visto che questo mese farò su e giù spesso)

- ho ascoltato senza volerlo, giusto perché ero seduta in un posto rivelatosi infelice, un po’ di discorsi infarciti di frasi da bar (sul treno)

- ho valutato che non sempre l’unione fa la forza.

- ho fumato troppe sigarette e ho pensato, con quella storia dell’ “adesso fumo l’ultima” che sto prendendo l’andazzo del protagonista della coscienza di Zeno.

- ho valutato l’ipotesi di capirci qualcosa di cultura. ho scartato l’ipotesi all’istante. e ho acceso l’ennesima sigaretta.

- ho fatto più volte l’amore con G. Mi sembra che la cosa funzioni bene. Gli ho detto che lo amo. L’ho pensato sul serio.

- mi sono mangiata le unghie. Un altro vizio come quello del fumo che prima o poi dovrò eliminare dalla mia vita.

- ho visto molte facce simpatiche. Soprattutto quelle dei vecchi. ho pensato che dipende dal fatto che loro non hanno più niente da perdere. poi mi sono pentita e ho contraddetto il mio stesso pensiero. ho chiuso il ragionamento passandomi una mano fra i capelli. e ho visto che da un lato ne ho di bianchi. sono vecchia anch’io forse.

- mi sono scrocchiata il collo.

- ho incontrato un vecchio amico vestito come Dorian Gray. Stava benissimo. Gliel’ho detto.

- ho preso appunti. avrei potuto farne a meno

- ho sofferto molto freddo. ieri sera sono andata al distributore automatico a Bologna e dopo avere infilato nel distributore automatico delle sigarette 3 euro e 40 centesimi, ho realizzato che mi mancavano 20 centesimi. ho messo le mani in tasca e la tasca era vuota. stavo per bestemmiare e andare via. ho guardato per terra e ho trovato 20 centesimi.

- ho scritto qualche e-mail di poco conto.

- ho capito che non conta cosa fai, ma come lo fai.

- mi si è bloccato il cellulare più e più volte. mi sono chiesta quanto noi esseri umani dipendiamo dagli “apparecchi”. Ho abbandonato subito il pensiero perché sarei incappata in un ragionamento talmente scontato che mi sarebbe venuto un mal di testa atroce.

- ho ascoltato una vecchia registrazione che un amico poeta mi ha dedicato. mi sono emozionata. pensare che io possa essere d’ispirazione per qualcuno mi rende felice. Felice? Sì, ho detto proprio felice.

quindi posso anche andare a guardare la tv adesso.

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This entry was posted on lunedì, dicembre 1st, 2008 at 23:35 and is filed under Senza categoria. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

9 Responses to “Giusto per scrivere due parole.”

  1. giacomo paci
    12:54 on dicembre 2nd, 2008

    Ti Amoooo!!!!! Per tutto quello che sei!!!!!

  2. Lu
    18:41 on dicembre 2nd, 2008

    bellini……prima o poi ci incontreremo..ma credo che farò prima a prendere un treno..

  3. Silvia Castellani
    21:14 on dicembre 2nd, 2008

    Anch’io. Per tutto quello che non sei.

    Luuuuuu, quand’è che prendiamo insieme un treno e andiamo in quel paese di Sordi e gli diciamo che ci ha mandato lui?

  4. BETTY
    00:35 on dicembre 6th, 2008

    cao Silvietta!
    esatto.
    ho comprato ora il ticket!
    il 13 gennaio partirò per Londra. o meglio Guildford.
    starò sei mesi.
    ritornerò..se Dio me la manda buona…a gine giugno..
    tanto…qui sarei solo una delle migliaia di disoccupate 28enni… con un mutuo sulle spalle..
    quindi..tanto vale andare fuori Italia, ora che non ho + “bestie infantili” tra i coglioni..
    prender eil treno ..quando passa..
    penso che questo sia l’ultimo treno..
    e quindi…ci ocrro dietro..e ci salto su… è l’ultima corsa mi sa…
    suona strano “la betty…come au pair in una famiglia…di colore”.
    hai capito bene.
    6 mesi con una famiglia “non bianca”.
    a chi lo dico…rimane sorpreso…e mi dice “te sei matta!”
    sì. fors elo sono..
    sono impazzita..
    fors anch’io sto vivendo quei trip mentali autoprodotti dal proprio cervello…..fors eun trip un po’ troppo lungo…..ma che spero non finisca mai.
    so che mi mancherà la mia casa, mia sorella, il mio letto, il mio cane, i miei, il mio bagno, il mio bidè!, la mia macchina (non guiderò x 6 mesi!!), la cucina della mamma, il mio camnetto..
    ma come vedi..sono tutte cose materiali e di persone…solo la mia famiglia.. nessun altro..
    E’ per questo che vado.
    non ho nessuno per il quale rimane qui…
    la bestia infantile ha già avuto la sua.. la mia maledizione “ritorna in thailandia..e ti beccassi 2 settimane di pioggia e non tornassi più!”
    così fu ! :-)
    pioggia….e aeroporto di Bangkok bloccato!
    la betty è diventata una strega! :-)
    partire…mi taglia quel filo di speranza che ancora nurtrivo…
    voglio imparare la lingua.
    voglio stare da sola.
    senza nessuno che è ad aiutarmi..
    voglio dormire x 180 giorni in un letto non mio, parlare con persone che quasi sicuramente a me mi capiscono..ma io non capirò un cazzo di quello che dicono…però…lo VOGLIO FARE.
    ho visto BRUNO l’altro giorno… mi fa “a te ti conosco!!!come stai?lo sai che la silvia convive? ha il moroso…fa bologna riccione…bla bla bla..” tu? io “bene! sn felice x lei..io invece col mutuo disoccupata e in procinto di partire all’estero 6 mesi. salutamela!”
    non ti ha salutata vero? :-)
    Invidio la tua felicità………..
    e per non invidiare + le persone che sono felici….
    me ne vado.. sperando di imparare ad amarmi ed essere felice…da sola.
    quando ritornerò…spero di esser felice da sola…e quindi..di poter far felice qualcuno.
    Dico a tutti di venirmi a trovare!
    mi fa strano dirlo anche a te!
    non so se hai mai visto londra..
    vabbè..io sono a 50 minuti da londra..
    però…
    sarebbe figo vedersi lassù!
    fatti un week end col boyfriend e ….. ci prendiamo a cup of coffee!! :-)
    se ciò si realizzasse…significherebbe veramente che la vita è magica…sempre.
    Vorrei una cosa…ma non posso.
    Vorrei dirlo di persona alla persona che non c’è più..
    Lei mi avrebbe voluta felice con la bestia infantile, in una casa…e dei bimbi un giorno…
    bè… spero che da dov’è ora…lei preghi per me..
    “Nonna….scusa se lascio la mamma da sola. Perdonami.”

    ….
    e perdonami Silvia se ho scritto qui queste cose….ma …non posso scriverle su facebook..

    quindi… il 10 gennaio io sarò al peter a salutare chi verrà a salutarmi..
    se non ci sarai..capirò….e …se non ci si vede per il coffee in UK, ….capirò lo stesso..

    la tua AMICA da SEMPRE … Betty.

  5. BETTY
    00:36 on dicembre 6th, 2008

    ..cazzo..ho iniziato subito con un errore!!!! come sempre!!! :-)
    cao invece di ciao…
    sorry!

  6. Silvia Castellani
    21:43 on dicembre 9th, 2008

    Non contano gli errori, Betty. Contano le motivazioni. E tu adesso ne hai una grande. Chissà se si chiama partire. Forse non è la parola giusta, partire. Ma è la prima che mi viene in mente. Ti do l’impressione di essere felice? Se è così, forse lo sono davvero ma il mio carattere fluttuante mi impedisce di rendermene conto. Forse sono più motivata che felice. Esattamente come te. Verrò a salutarti.

  7. BETTY
    12:43 on dicembre 12th, 2008

    …se verrai davvero…
    sarà il regalo più bello..

    ps. se hai ancora i capelli a caschetto…stai davvero bene!

  8. Enrico
    03:33 on dicembre 14th, 2008

    Come cazzo si fa a lasciare qualcosa che poi verrà pubblicato su questo blog?
    (Non nell’area dei commenti, chiaramente, ma in PRIMA pagina) ah, giusto. Ciao Silvia.

  9. Silvia Castellani
    14:35 on dicembre 14th, 2008

    Si fa che mi invii quello che vuoi scrivere alla mia e-mail che è: brunocast@libero.it e io, se voglio, lo pubblico a tuo nome nella prima pagina. E nel tuo caso, voglio. Ciao Enrico

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