L’arte ti rende libero
C’è un geranio fuxia.
Ci sono dei limoni stantii su un tavolo e c’è una candela che libera cera. Che sembra birra.
Un gatto passa e mi ricorda il cammino del tempo.
E c’è la sedia che volevi tanto. Ti ricordi?
Quanto l’ho cercata per te.
Ma non volevi sedere. Temevi di perdere la tua forza. Quale forza? Quella di continuare a togliermi il respiro.
Adesso qui l’aria la sento nei polmoni e la polvere è diventata deserto di pace.
C’è un uomo colorato attorniato da lana morbida ad ogni angolo.
Canta e scrive poesie.
E io so che lui ha sofferto e questo è privilegio di pochi.
L’uomo parla in fretta e si mangia le parole. Ma è il suo silenzio ad essere eloquente e a disegnare la prosa di una melodia serena che porta nel suo album nero come la notte dei tempi.
Tempi duri e poveri e stanchi di ascoltare le stagioni cariche di amori negati e intuiti dalle stelle.
Il mare non c’è qui. C’è solo un giardino che accoglie chi ha voglia di sentire emozioni.
Anche l’erba secca si lascia calpestare senza lamentarsi e senza curarsi delle voci in strada che interrompono.
Cosa non saprei.
Solo il sapore del miele. Perché qui è tutto giallo anche se il sole non passa.
Tags: arte, cammino del tempo, forza, gatto, geranio fuxia, lana morbida, libero, ricordo, sapore del miele, sedia, sole, uomo colorato, voci in strada
This entry was posted on giovedì, novembre 1st, 2012 at 04:40 and is filed under Senza categoria. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.