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Silvia Castellani

Tra l'essere e il fare, c'è di mezzo il pensare

Posts Tagged ‘primavera’

Voglia di rose

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aprile 13th, 2015 Posted 14:42

Voglia di naturalezza, di sole, di cose semplici.

Fotografia scattata per le strade di Romagna, 2014.

voglia di rose

Intrecci di primavera

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marzo 23rd, 2015 Posted 10:52

Conclusione di un dialogo tra coniugi, qualche giorno fa.

- Comunque volevo dirti che oggi è la giornata internazionale della felicità.
- Ah.
- Eh.
- E tu sei felice?
- Sì.
- Allora a posto.
Poi mi sono messa a ridere di gusto, per molti minuti, mi ha preso così, bene. Ho pensato, è stato un lampo di luce, che la felicità, se la dici, è una cosa semplice, e anche l’amore. Sono passata davanti allo specchio e vi giuro, ero ringiovanita di molti anni. A forza di ridere, a forza di vivere.

“Intrecci di primavera” – Dolomiti bellunesi, marzo 2015.

intrecci di primavera

L’Apologo sull’onestà

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marzo 21st, 2014 Posted 12:08

Ieri sera un’amica, animo sensibile, donna di altissima morale (non la cito perché è pure avvocato e si sa mai che non gradendo mi quereli. Ovviamente è una battuta, non la cito perché non è mia abitudine farlo) dicevo… questa amica mi ha regalato due fogli stampati con sopra scritto l’Apologo sull’onesta’ nel paese dei corrotti, di Italo Calvino. Ho letto diverse cose di Calvino ma questo Apolo go non lo conoscevo. L’ho letto stamattina per la prima volta. Forse questa amica mi conosce meglio di quanto io pensi, forse sa che sono questi tra i regali che mi riempiono il cuore. Ecco, oggi è la giornata mondiale della poesia ed è il primo giorno di primavera. Queste parole per me sono poesia, queste parole sono primavera: “Erano costoro onesti non per qualche speciale ragione (non potevano richiamarsi a grandi principi, né patriottici né sociali né religiosi, che non avevano più corso), erano onesti per abitudine mentale, condizionamento caratteriale, tic nervoso. Insomma non potevano farci niente se erano così, se le cose che stavano loro a cuore non erano direttamente valutabili in denaro, se la loro testa funzionava sempre in base a quei vieti meccanismi che collegano il guadagno col lavoro, la stima al merito, la soddisfazione propria alla soddisfazione d’altre persone. In quel paese di gente che si sentiva sempre con la coscienza a posto loro erano i soli a farsi sempre degli scrupoli, a chiedersi ogni momento cosa avrebbero dovuto fare.” Tratto da Romanzi e racconti-volume 3, Racconti e apologhi sparsi, i Meridiani, Arnoldo Mondadori editore. Uscito su la Repubblica, 15 marzo 1980, col titolo ‘Apologo sull’onesta nel paese dei corrotti’. Ps: chiaramente il virgolettato da me riportato è solo un piccolo pezzo dell’Apologo.