RSS

Silvia Castellani

Tra l'essere e il fare, c'è di mezzo il pensare

Posts Tagged ‘pensieri’

La cosa forte (è che non ho paura) +2 ritrova-menti

No Comments »

luglio 3rd, 2015 Posted 10:02

La cosa forte

La cosa forte è che non ho paura,

nonostante sia paralizzata,
dalla testa ai piedi, dai dubbi,
da questa vita che mi porto addosso, spesso controvoglia.

Eppure sono mossa, da una spinta vitale che non so descrivere, tanto è forte.
Un’esplosione vorrei dire, io non ho paura.

- Mentre aspetto mio figlio, penso a chi sono e sempre mi trovo.

2 luglio 2015. Ponte nelle Alpi, Belluno.

Parigi, città dall'alto

I capelli del cielo

Una vecchia foto francese – Parigi – che amo con tutta me stessa+ i capelli del cielo (senza data)

Per la serie fotografica “RITROVA-MENTI”

Balle di stagione

No Comments »

giugno 12th, 2015 Posted 14:12

Il mare non c’è qui. C’è solo un giardino che accoglie chi ha voglia di sentire emozioni. Anche l’erba secca si lascia calpestare senza lamentarsi e senza curarsi delle voci in strada che interrompono.
Cosa non saprei.
Solo il sapore del miele. Perché qui è tutto giallo anche se il sole non passa.

“Balle di stagione”, 2014

balle di stagione

Molto vento, presente

No Comments »

marzo 5th, 2015 Posted 15:04

C’è molto vento, qui dove mi trovo ora. E’ quel vento forte che ti scuote i pensieri, che non ti dà tregua, che ti spinge in avanti, ti urta quasi, e ti invita ad essere, presente.

Belluno, California, 2015

Pensieri ma soprattutto Incendi e dinosauri

No Comments »

dicembre 7th, 2014 Posted 23:53

L’avvicinarsi delle feste natalizie amplifica sempre quello che sento dentro. Questa atmosfera ovattata, se c’è neve è ancora più forte, e le aspettative che si accompagnano alla fine di ogni anno, e i bilanci infine i sogni. È il tempo del tutto, di un po’ di troppo. E io mi stanco, anche solo a pensarci. Bisognerebbe essere lontani da se stessi per capirci qualcosa.

Incendi e dinosauri

Ombre sull’acqua/La via dell’acqua

No Comments »

ottobre 17th, 2014 Posted 08:51

Ombre sull’acqua

vedi
increspature
lievi
pensieri
annacquati
volatili
calmi
scenari
francesi

Titolo della fotografia: “La via dell’acqua”

la via dell'acqua

Luci di viaggio (VII)

No Comments »

settembre 8th, 2014 Posted 08:16

Questo è l’incipit dell’intervento conclusivo della rubrica estiva intitolata “Luci di viaggio (parole semplici d’amore) che ho avuto il piacere di curare per il blog delle Edizioni Noubs.

Vorrei proteggerti

Vorrei proteggerti

ho paura di

non esserci

sempre.

A volte immagino

male che vada

troverai qualcuno che

lo farà al posto mio.

Dio mi ha detto

di non temere

staremo insieme

molto a lungo

ci ameremo noi due.

Continua al seguente link:

http://noubs.wordpress.com/2014/09/07/luci-di-viaggio-di-silvia-castellani-vorrei-proteggerti/

L’immagine di questo articolo non è quella di rubrica.

rosa rossa

Luci di viaggio (VI)

No Comments »

settembre 8th, 2014 Posted 08:12

Ecco un’assaggio della sesta uscita della rubrica di fotografia e parole intitolata “Luci di viaggio” che ho il piacere di curare per il blog delle Edizioni Noubs al quale vi rimando.

Il  tempo passa lento nella mia mente

Una voglia d’estate si impone sulla

scena di un film o sul cinguettìo fuori sui tetti o sulla luce,

su tutta questa luce a giorno.

Ho scoperto il mio nome, quello che credo che sia ma non so scriverlo bene.

Il cuore mi batte e il motivo non c’è.

M’agito. Voglio rimanere immobile. Mi piace questa calma dove non c’è niente se non una casa e una tenda da lavare.

Prosegue a questo link:

http://noubs.wordpress.com/2014/08/18/luci-di-viaggio-di-silvia-castellani-ad-alda-merini/

PROGETTO FOTOGRAFICO (PARZIALE) “GIUGNO ON THE ROAD IN ROMAGNA”

No Comments »

luglio 16th, 2014 Posted 13:48

“Alberocasa” – Fotografia scattata in Romagna nel mese di giugno

Pensieri sull’acqua

No Comments »

agosto 26th, 2008 Posted 15:21

Non ricordavo di aver scritto delle cose in Puglia. Credo che l’emozione per la notte della Taranta mi abbia fatto dimenticare delle cose. Ora queste cose sono tornate a galla. Sistemando la valigia, ho trovato parole.
Scritti sul Gargano.

San Giovanni Rotondo e una consapevolezza : il male esiste solo per chi ne ha paura. Non sono sicura che questo valga per tutti. Per me vale. E’ ormai un sapere acquisito.

Del Gargano mi porterò via nella scatola dei ricordi : il troppo cibo tipico, l’ospitalità degli amici di Cagnano, il Castello di Peschici che non sono riuscita a visitare sebbene ci abbia ripetutamente provato. Le Tremiti che ho visto solo in fotografia. Ma era una fotografia tanto perfetta da scegliere di rinunciare a visitarle dal vivo.

Del Gargano, nella mia scatola dei ricordi, metterò anche : le « ville » di Cagnano e la grotta di San Michele Arcangelo. E poi, il lago Varano.
Sono scesa in acqua sul « sandalo » guidato da un ex pescatore, il padre di una cara amica. E’ un uomo di poche parole, ma se lo incontri non te lo puoi dimenticare. Non più giovane, fa poche cose, in maniera sentita e precisa. Una su tutte : pane e pomodoro, uno di quei cibi antichi che forse si mangiavano in tempo di guerra. Lui taglia la pagnotta del pane pugliese e poi ci spiaccica sopra i pomodori freschi della sua terra, quelli che coltiva nell’orto. Poco importa se la maglietta si imbratta. Il pane e pomodoro si fa così : con amore e vigore.

Il capitone

Il capitone mi fa senso. Anzi, mi fa schifo. Ma l’ho mangiato con riconoscenza, non foss’altro perchè è stato cucinato da chi mi ha aperto la porta di casa sua senza conoscermi. 40 gradi all’ombra e barbecue all’aria aperta. In strada. 40 gradi sulla strada. Per un capitone da servire all’ospite. Io. Così me lo sono mangiato, piena di buone intenzioni. Non ho cambiato idea : mi fa schifo. Ma ora è uno schifo riconoscente.

I pannoni

La mamma della mia amica è piuttosto robusta, ma altrettanto agile. Appena arrivata a Cagnano, mi ha organizzato una gita ai « pannoni » a ridosso del lago Varano. Una fatica della Madonna. Una fatica santa. Soprattutto dopo aver mangiato, appena scesa dal treno alle cinque del pomeriggio, mezzo chilo di orecchiette pugliesi e un altro mezzo chilo di melanzane ripiene all’uovo. Ho rischiato di morire sulle sponde del lago Varano, fra una grotta e l’altra dei pescatori. Sarei morta « sazia ». In tutti i sensi.

Mia sorella

Una resistenza stoica. In questo viaggio con me, ha cambiato all’istante, senza un solo accenno al lamento, le abitudini, i ritmi e forse anche i pensieri. Da anticapitalista, femminista ed ecologista, si è trasformata, dalla prima pedata in territorio pugliese, in « basista ». Punto. Ha fatto base al mio fianco, sempre e comunque.

Le case bucate

Cagnano ha un estensione per quasi 25mila abitanti. Ce ne sono 5mila a malapena. Forse meno. Pochi giovani. Eppure la tenacia dei vecchi non conosce ragioni : costruiscono case per nipoti e pronipoti. Tu arrivi a Cagnano e vedi ovunque case in costruzione. Case bucate, come le chiamo io. Perchè attraverso i buchi delle finestre vedi il vuoto dentro. Mi hanno spiegato che ci mettono gli anni a costruire quelle case. E non gliene frega niente del fatto che nipoti e pronipoti se ne sono andati via, in posti lontani, chi per studiare, chi per lavorare. E difficilmente ritorneranno.

Mia sorella 2

Oggi è il 20 agosto e mia sorella fa base accanto a me. Dorme. Qui in Puglia ha anche smesso di russare. Comincio a credere che in questa regione del « grande sud » accadono i miracoli.

« Volti » tratto da « Opera sull’acqua e altre poesie » di Erri De Luca.

Chi ha steso le braccia al largo
battendo le pinne dei piedi
gli occhi assorti nel buio del respiro,
chi si è immerso nel fondo di pupilla
di una cernia intanata
dimenticando l’aria, chi ha legato
all’albero una tela e ha combinato
la rotta e la deriva, chi ha remato
in piedi a legni lunghi : questi sanno
che le acque hanno volti.

E sopra i volti affiorano

burrasche, bonacce, correnti

e il salto dei pesci che sognano il volo.