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Silvia Castellani

Tra l'essere e il fare, c'è di mezzo il pensare

Viste da basso

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gennaio 3rd, 2017 Posted 18:22

Sbiadire, scomparire, essere altro
pensare che le nostre verità sono sottili
e fumose
come scie di aeroplani in cielo.
viste da basso
viste piccole per (de)finito dire.
Non definire te stesso, sei molto di più di quello che pensi.

S.C

(pensieri alle 17.00, ogni giorno qua a quest’ora suonano le campane)

rosa n.118

Molteplici forme

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dicembre 31st, 2016 Posted 18:58

La forza e il coraggio
si manifestano
in molteplici forme
la bellezza
dopo il silenzio
è avvolta di luce

dalla pelle al cuore
occorrono canali di energia
Per questo è necessario
ogni volta il dubbio.
E mescolare bene
le lame.

(Cattolica, 31/12/2016)

Buon Anno!

silvia castellani

Pensieri diretti alla fine dell’anno

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dicembre 19th, 2016 Posted 12:08

Pensieri diretti alla fine dell’anno: sto pensando che è stato un anno bisestile che poteva pure andare peggio, invece io quest’anno ho iniziato una specie di rinascita, ho fatto scelte importanti e definitive, anche se lo sappiamo, di definitivo c’è solo la morte. Forse nemmeno quella. Sto pensando che non sono una donna da camicie, nel senso di camicette, le ho sempre detestate, nemmeno mi donano, a ben immaginarmi allo specchio. Sto pensando che a volte dimentico le date, anche quelle importanti, ma sono così importanti in fondo le date? Sto pensando che quello che mi emoziona si può definire poesia, sia essa vita inaspettata sia parole scritte malamente su un foglio di fortuna che a volte ho avuto il privilegio di leggere in anteprima. E sentire dentro l’anima, viva!

rosa fine anno

L’unico modo

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novembre 16th, 2016 Posted 13:15

Mi ricordo di una fotografia di qualche anno fa. Ero seduta su un letto e avevo i capelli lunghi. E gli occhi un po’ troppo neri, la matita, un kajal, a fine serata si era sciolta tutta, a forza di ridere, a forza di vivere. Alle mie spalle c’erano delle scritte sul muro, non proprio sul muro, appese, appena leggibili, dal tratto sottile. Inneggiavano, se non ricordo male, all’amore. Mi ricordo senza vedere e “senza vedere” è l’unico modo in cui puoi davvero ricordare.

L'assenza - Ph. Silvia C.

Pennellate di cielo

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novembre 8th, 2016 Posted 17:28

Ricerco un bene
fuori di me.
Non so chi’l tiene
non so cos’è.
(Aria di Cherubino)

pennellate di cielo

Cuore di panna

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ottobre 27th, 2016 Posted 15:47

Credo che aiutare gli altri sia una delle cose più difficili. Intanto bisogna accertarsi che l’aiuto sia voluto, perché non può essere imposto, nonostante il bisogno. Inoltre, per essere capito, l’aiuto deve consistere in ciò che l’altro esattamente vuole.
(pensieri dal mio profondo blu)

Per la serie “ritrova-menti”

Foto: “Cuore di panna”

cuore di panna

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Ri-evoluzione poetica

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ottobre 26th, 2016 Posted 12:29

Quando leggo Poesia non so esprimere tutto quello che sento, ma è come se dietro alla schiena mi spuntassero delle ali, grandi, bianche, che mi conducono in volo sul mondo. E il mio cuore si apre di colpo, e mi coglie una illuminazione che mi riconcilia con tutto il mio essere. Ecco, adesso sapete l’effetto che la Poesia ha su di me. Non passa giorno che non immagini una ri-evoluzione poetica del mondo. Sì, lo so, sono fuori di testa. Date la colpa alla Poesia.

(pensieri, ottobre 2016)

poesia

Tornare

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settembre 26th, 2016 Posted 16:50

Ci sono persone che fanno la tua fortuna. Sono quelle presenti in certi momenti cruciali della vita dove devi prendere quelle decisioni importanti, e non lo sai che sono così importanti, lo capisci dopo. E dopo capisci anche che se non c’era quella persona lì quella volta, non ce l’avresti fatta a scegliere bene, a mettere quel mattoncino che ha poi fatto la tua strada di fortuna. Perché la fortuna è una storia fatta di pezzi che hai potuto costruire anche grazie agli altri.

(pensieri dal mio profondo blu)

Foto: “Qualcosa di (ri)mosso che sta per tornare.”

Il (ri)mosso

A luci spente. Follia dei colori

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settembre 7th, 2016 Posted 16:20

Chiameremo questo ricordo “Illumina-menti/Raccontami una favola”

Sono ad un incrocio, devo attraversare la strada, il semaforo è rosso.
Mi avvicino a un banchetto di vecchi libri, accanto all’incrocio, in attesa di attraversare. Se il semaforo è rosso, penso, meglio aspettare vicino a quei vecchi libri piuttosto che ai margini della strada.

L’uomo del banchetto mi guarda guardare, poi mi incoraggia a guardare meglio i suoi libri.
Io rispondo piena di timidezza, come a volermi scusare di essermi avvicinata senza volere potere comprare, che devo attraversare, ma il semaforo è rosso, per questo mi sono avvicinata.

Lui non dice niente. Sono attratta da un libro che nel titolo porta la parola immagine. Non lo tocco, non lo prendo nelle mani, è freddo fuori, per le strade, e mi fermo poco. Il tempo di un semaforo rosso.

L’uomo non dice niente, guarda me che guardo “IMMAGINE”.

Poi guarda il semaforo, ora io guardo l’uomo, e scatta il verde.
Non mi muovo perché la mia testa ha iniziato a pensare a un’ immagine…
I piedi rimangono fermi. Mi dico che ci sarà un altro verde. Allora attraverserò.

Le piace Kafka?
Dico sì.
Allora prenda questo libro, glielo regalo, è un po’ rovinato…
Allungo la mano e prendo “Lettere a Milena”. È della stessa stessa collana di un altro vecchio libro che comprai a un mercatino quella volta in gita a Roma, “La linea d’ombra” di Conrad.
Dico quattro parole: grazie e Buon Natale.
Lo sto guardando negli occhi, adesso.
L’uomo non dice niente, sorride e annuisce.
È ancora verde.

(Bologna, dicembre, un po’ di anni fa.)

A luci spente. Follia dei colori

Rosarium, Preghiera Visiva – Rosa n.102

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settembre 5th, 2016 Posted 16:04

“Io posso fare cose che non tu non puoi, tu puoi fare cose che io non posso. Insieme possiamo fare grandi cose.”

(Madre Teresa di Calcutta)

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