Posts Tagged ‘vita’
Parigi festa mobile con luna tiro a segno
giugno 19th, 2015 Posted 21:48
Fotografia scattata ed elaborata dalla sottoscritta dal titolo:
“PARIGI FESTA MOBILE CON LUNA TIRO A SEGNO.”
Tags: acqua, arte, elaborazione, festa mobile, follia, fotografia, luci, luna, oro, Parigi, silvia castellani, tiro a segno, vita
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Lezioni di vita
agosto 2nd, 2014 Posted 09:04
Tutti che danno lezioni di vita. Sì santocielo, generalizzo e volentieri, vorrei vomitare. La loro insieme alla mia, di ignoranza.
Tags: cielo, generalizzare, intelligenza, lampione, lezioni, romagna, scia, vita, vomitare
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All’ombra dell’onda di Beatrice Impronta
dicembre 4th, 2010 Posted 11:36
All’ombra dell’onda
mi ritroverai
Ad aspettare il mio amore
partito con te
Ad aspettare l’amore che mi hai portato via
L’amore che ti apparteneva
come la vita tua
come la vita mia
All’ombra dell’onda
mi ritroverai
Con il tuo corpo disegnato addosso
ed un mare di sogni che mi bagna la pelle
Arsa da un sole ormai senza ombra e senza dubbi….
Parole di Beatrice Impronta
Foto di Fa”Bio” Baratto
Tags: amore, Beatrice Impronta, corpo, dubbio, Fa"Bio"Baratto, mare, ombra, onda, pelle, sogno, vita
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IL VIDEO del post QUELLO CHE VEDEVO
gennaio 2nd, 2010 Posted 17:00
Inauguro il 2010 con una nuova trovata: il video del post intitolato:
“QUELLO CHE VEDEVO”
Quello che vedevo erano le mie orme sulla sabbia, un triste andare incerto. Le orme erano più grandi dei miei piedi o almeno così io vedevo. Poi ho avvertito le onde del mare e mi sono distratta. Mi sono girata verso la spuma e ho voluto bagnare i miei piedi. Le orme no, non potevano essere toccate, erano più in alto. Non le raggiungeva la spuma. La spuma non le raggiungerà mai le mie orme, ho pensato. Mi chiedevo se davvero quelle fossero le mie orme. Non sembrava, ma di lì ero passata solo io. Quello che vedevo. Non vedevo nessuno a piedi davanti a me finchè ho visto una barca di legno giallo e blu e un vecchio anche, con il cappello in testa, seduto sulla barca. Non era proprio un vecchio, era un uomo di mezza età. Sembrava cattivo allora ho fatto finta di niente ma lui mi ha chiamata ed era l’imbrunire. Non ci vado, ho pensato a testa bassa. Non mi fido. Vieni qua, ha detto lui con gli occhi che io ho solo immaginato. Era il mio pensiero. L’uomo mi ha ordinato di sedermi davanti a lui, ai piedi della barca e ha detto “Io sono il tuo pensiero”. Io l’ho abbracciato anche se non lo conoscevo e poi abbiamo deciso di camminare insieme, ma non uno di fianco all’altra. Abbiamo deciso che lui avrebbe camminato davanti a me per aprirmi la strada e proteggermi e io l’avrei seguito ad occhi chiusi. Quello che vedevo. Poi dopo, quando ho chiuso gli occhi e non ho più visto, ho deciso che mi sarei fidata per sempre delle orme del mio Pensiero.
Tags: barca, colori, destino, giacomo paci, mare, occhi, orme, passi, piedi, sabbia, silvia castellani, spiaggia, spuma, testa, vecchio, vita
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Vita numero tre: “Parla che ti passa”
giugno 27th, 2009 Posted 12:14
Sto vivendo una delle tante vite che compongono la mia unica vita e che si chiama « Parla che ti passa ». Credo sia la numero tre ed ho la sensazione che sia una bella vita non foss’altro perchè non mi mancano l’amore e i soldi. Già, anche i soldi. E l’ho specificato perchè hai voglia a parlare di due cuori e una capanna (nel mio caso, due cuori e un sottotetto di 35 metri quadri in centro, che d’affitto costa come un attico a montelupo) che dopo, se non ci sono due soldi per andare a mangiare una pizza fuori, ti « mangi » l’uno con l’altra. O forse, è la numero quattro. Di vita, intendo. Ma comunque poco importa, perchè ne dovrei vivere sette come i gatti, perciò ne passerà di acqua sotto ai ponti prima di emettere l’ultimo miao. Oggi viaggio per detti. Per vivere questa vita, oltre all’amore e ai soldi, mi occorrono : un computer, un telefono, un sorriso smaliante, qualche buon vestito e una certa dose di intelligenza. Quest’ultimo elemento non fa testo, perchè mi è occorso in passato e mi occorrerà in futuro. Senza falsa modestia, non è che mi debba sforzare troppo per essere intelligente. Il problema (altrui) è che in tutte le vite mi manca un ingrediente : la furbizia. Io non sono furba, non me ne frega niente di essere furba, non prendo esempio da nessuno per imparare ad essere furba. E da oggi in poi, gradirei che le persone evitassero di invitarmi ad essere furba. La volpe nelle favole è furba. Io, nella realtà, no. L’ingrediente che non è servito nelle vite precedenti, che spero serva in questa e che, in ogni caso, servirà per certo nelle vite future : l’onestà. Frenate gli eccessi di assenso o di dissenso. Non sono interessata a sorbirmi commenti idioti (che via sms immancabilmente mi arrivano) della serie « fai bene, prima o poi l’onestà paga » oppure « lascia stare che gli onesti se la prendono sempre in quel posto ». La mia onestà me la vivo da me. Con diplomazia. A prescindere dalle fregate che fino ad ora ho preso. Dai furbi. Che per me corrispondono ad animaletti simpatici e pelosi simili a topi. Qualcuno ne fece dei pupazzetti programmati con alcune parole standard. Dai, insomma, i furby. Ve li ricorderete senz’altro. Allora io ho incontrato questi furby programmati che, siccome sono carini in maniera esasperante, ti viene anche da fidarti e volergli bene e poi, strac, ti stroncano all’improvviso e si trovano un altro padrone lasciando te, come si suole elegantemente dire, nella merda. Perchè è così che succede ai furby, che hanno sempre bisogno di un nuovo padrone. Se fossero liberi, non sarebbero degli autentici furby. Ma torniamo alla mia terza vita per vivere la quale mi servono : un telefono, un sorriso smaliante, qualche buon vestito e una certa dose di intelligenza. Ingrediente jolly : tenacia. La tenacia ci vuole in tutte le vite e non è da confondersi con l’accanimento terapeutico. L’insistenza ha un limite che consiste nell’arrestarsi quando anche ad un bambino di dieci anni risulta evidente che la cosa che stai facendo non ha senso. Devo reclutare al più presto un bambino di dieci anni da portarmi appresso come consigliere. Questa cosa, forse, non ha senso. Aurevoir.
Tags: numero tre, parlare, passare, vita
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